Per i bambini, futuro del mondo

Un proverbio americano dice «Non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli»

di don Valerio Bersano

C’è uno stretto legame fra ciò che è la nostra storia e ciò che sarà il nostro futuro. Una società è evoluta quando sa difendere i suoi membri più vulnerabili.

Abbiamo cura per la nostra terra? Ci sentiamo responsabili di difendere tutti i bambini oggi, cioè le creature più bisognose di cura?

Abbiamo una enorme responsabilità verso i bambini e i giovani di oggi, perché saranno gli adulti di domani.

Sono allarmanti le notizie intorno alla sofferenza dei più fragili e piccoli, dei bambini che vivono in strada, che non sono accolti in una famiglia, che soffrono per violenze e guerre, che non ricevono alcuna cura, pur essendoci molte risorse nel mondo.

Perché ci dimentichiamo di coloro che soffrono la fame?

Oggi nel mondo il loro numero è salito a 828 milioni nel 2021, 46 milioni di persone in più dal 2020 e 150 milioni di persone dallo scoppio della pandemia di Covid.

Questi sono i dati di un rapporto delle Nazioni Unite che fornisce nuove prove di come il mondo si stia allontanando ulteriormente dal suo obiettivo di porre fine alla fame, all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione in tutte le sue forme entro il 2030.

Secondo i nuovi dati IPC, il numero di bambini che soffrono di malnutrizione acuta è salito a 1,8 milioni, pari al 54,5%, con un aumento del 20% rispetto alle previsioni precedenti, a causa della peggiore siccità degli ultimi 40 anni.

Sono 513.500 i bambini che soffrono di malnutrizione acuta grave, cioè uno su sei nel mondo vive di stenti

Dagli ultimi dati lanciati dalle Nazioni Unite, emerge che le famiglie e i bambini che vivono una situazione di sofferenza e devastazione diffusa sono in preoccupante aumento.

In Somalia la carestia del 2011 ha ucciso 260mila persone, metà delle quali erano bambini: un quadro preoccupante che è probabile si ripeterà anche come conseguenza della crisi aggravata dal conflitto in Ucraina, paese definito “granaio” del mondo.

La nostra preghiera sia accompagnata da una corretta informazione e una viva solidarietà.

Se davvero vogliamo crescere e camminare verso il vero progresso, muoviamoci verso i più fragili come i bambini, perché in loro c’è il nostro
presente e soprattutto il futuro del mondo.

(Popoli e Missione, 9/22, p. 62)

Fonte

  • Popoli e Missione

Immagine

  • Mauro Camillo
SEC 2024-2025
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