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Papa Francesco lancia un appello globale per la cura del creato

Un Appello Urgente alla Salvaguardia del Pianeta: “Laudate Deum”

In un’epoca caratterizzata da crisi ambientali, il 4 ottobre, nella festa di San Francesco d’Assisi, emerge una luce di guida: la Santa Sede ha reso nota al mondo la nuova Esortazione Apostolica di Papa Francesco, “Laudate Deum”.

Capitolo 1: Riconoscere la Crisi Climatica Globale

Papa Francesco non solo riconosce, ma avverte con fermezza riguardo la reale e tangibile presenza del cambiamento climatico. Il Santo Padre evidenzia come, nonostante vi siano voci contrarie, gli effetti del cambiamento climatico siano innegabili e stiano manifestandosi con crescente vigore e regolarità. La causa predominante, identificata nel comportamento e nelle attività umane, pone un faro critico sulla responsabilità dell’uomo nei confronti della Terra, suggerendo che il tempo per correggere certi errori possa essere trascorso, ma sottolineando l’importanza vitale di prevenire ulteriori danni.

Capitolo 2: Il Pericolo del Paradigma Tecnocratico

L’avanzare della tecnologia, mentre porta con sé innumerevoli benefici, ha anche gettato l’umanità in un ciclone di sfruttamento insostenibile della natura. La nostra casa comune non è un bene da depredare indiscriminatamente, e l’Esortazione esorta l’umanità a riflettere profondamente sul proprio approccio etico e morale alla tecnologia e alla natura, rimarcando la non sostenibilità di un’ambizione senza limiti.

Capitolo 3: La Necessità di una Politica Internazionale Salda e Cooperativa

La debolezza del panorama politico internazionale diventa un nodo critico nel dialogo sulla crisi climatica. La cooperazione globale è urgente e fondamentale: nuovi accordi multilaterali tra gli Stati si rendono necessari per affrontare le sfide del presente, dato che le tattiche passate e presenti non si sono rivelate sufficienti.

Capitolo 4: Conferenze sul Clima – Tra Successi e Insufficienze

Le conferenze internazionali sul clima, tra luci e ombre, necessitano di una revisione critica. Il Pontefice esorta le nazioni a trascendere l’egoismo, spingendo per un’azione collettiva che guardi al bene comune globale, promuovendo strategie efficaci per rispondere alle emergenze climatiche.

Capitolo 5: Le Aspettative per la COP28 di Dubai

Le aspettative e le speranze per la COP28 a Dubai sono chiare: non condannare le generazioni future. La riflessione è incisiva e rappresenta un monito per tutti i partecipanti a considerare l’ampio spettro delle possibili conseguenze delle loro decisioni.

Capitolo 6: Verso una Spiritualità Ecologica

Qui, l’appello diventa ancor più universale, invitando persone di ogni credo a rispondere con urgenza e azione. La responsabilità della cura del creato, per i cattolici e per tutti, diventa una chiamata a riconoscere e rispettare la bellezza e l’integrità del mondo che ci ospita.

Conclusione: Camminare Insieme verso la Riconciliazione con il Creato

Nel finale, “Laudate Deum” non si limita a un richiamo spirituale o morale, ma a un invito concreto a procedere sinodalmente, insieme, verso un cammino di riconciliazione con il nostro ambiente. È un messaggio che permea ogni capitolo dell’Esortazione Apostolica, sottolineando che il percorso verso la guarigione e la sostenibilità è collettivo, cooperativo e urgente.

La nuova esortazione del Papa si presenta, quindi, come una chiara e potente dichiarazione sulla necessità di un risveglio globale e un’azione congiunta per affrontare le sfide ambientali e climatiche che ci stanno di fronte. È un documento che attraversa le barriere religiose e politiche, esortando ogni individuo a prendere parte attiva nel plasmare un futuro sostenibile e giusto.

LAUDATE DEUM

Immagine

Agenzia DIRE

Fonte dell’articolo

humandevelopment.va

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