Natale in Benin: Una celebrazione della gioia, della liberazione e del presepe interiore

I missionari incoraggiano la costruzione di presepi interni tra i preparativi per le festività

Nel cuore del Benin, con l’avvicinarsi del Natale, la stagione delle feste assume una vivacità unica. Ben oltre la preparazione fisica dei presepi, i missionari sottolineano la costruzione di presepi interiori, creando un ricco arazzo di gioia e liberazione spirituale. Questo articolo esplora le dimensioni culturali e spirituali delle celebrazioni natalizie in Benin.

I preparativi per le feste

Padre Hubert Kèdowidé, parroco del Buon Pastore di Cotonou, fa luce sull’approccio unico ai preparativi del Natale in Benin. Mentre i presepi fisici fanno parte della tradizione, l’attenzione si concentra sulla costruzione di presepi interiori, che simboleggiano il risveglio spirituale e la presenza della Natività nei cuori. La stagione delle feste suscita entusiasmo non solo tra i cristiani, ma anche tra i non cristiani della regione.

Approfondimenti missionari

Padre Giovanni Benetti, missionario a Calavi, ci offre uno spaccato della ricchezza culturale del Natale in Benin. Dalle espressioni poetiche ai canti e alle storie tradizionali, l’aria è piena dello spirito della stagione. In particolare, la tradizione della Kaléta, in cui i bambini addobbati con maschere visitano le case con presepi fatti in casa, porta un tocco unico alle celebrazioni. Originaria del Brasile e importata negli anni Trenta del XIX secolo dagli ex schiavi che tornavano in Benin, la Kaléta è diventata una parte importante delle festività natalizie, soprattutto per i bambini.

Il Natale come festa dei bambini

Padre Giovanni sottolinea il significato del Natale come festa per i bambini del Benin. Ai bambini vengono offerti regali speciali e gli eventi comunitari, come la celebrazione organizzata al Centro Brésillac, riuniscono i giovani del quartiere. Nei giorni che precedono il Natale, l’attesa cresce fino a culminare nella tanto attesa Messa di mezzanotte.

La Messa di mezzanotte e la liberazione

La Messa di mezzanotte occupa un posto speciale nel cuore dei beninesi. Non è solo una cerimonia religiosa, ma un momento di fede entusiasta che può durare ore. La fatica della notte è oscurata dalla gioia e dal senso di liberazione da ogni forma di schiavitù. Per il popolo del Benin è la notte della nascita di Gesù, il liberatore, il salvatore e il redentore.

Solidarietà e porte aperte

Dopo la Messa, la solidarietà è al centro della scena. Le porte sono spalancate e tutti sono invitati a condividere cibo e bevande. Nessuno viene lasciato solo e anche i senzatetto trovano posto a tavola, sottolineando lo spirito di inclusione e compassione che caratterizza il Natale in Benin.

Il Natale in Benin va oltre lo scambio di doni e la rappresentazione fisica del presepe. È una celebrazione profondamente radicata nelle tradizioni culturali, nel risveglio spirituale e in un profondo senso di comunità. L’incoraggiamento dei missionari a costruire presepi interni risuona con l’essenza del Natale: un momento di gioia, di liberazione e di nascita della speranza nei cuori del popolo beninese.

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