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Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato 2024

Il tema del messaggio è “Sperare e agire con la creazione”

Sperare e agire con il creato” è il tema della Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato: “Il tema è tratto dalla Lettera di San Paolo ai Romani (8, 19-25), dove l’Apostolo spiega cosa significa per noi vivere secondo lo Spirito e si concentra sulla sicura speranza di salvezza che nasce dalla fede, cioè la novità di vita in Cristo” (introduzione del Messaggio).

Questa ricorrenza, istituita dal Papa nel 2015, si tiene il 1° settembre di ogni anno e la data è stata scelta come segno di unità con la Chiesa ortodossa, che nel 1989 ha dedicato il 1° settembre come giorno per celebrare la creazione. Nel 2015 il Papa ha detto che questa giornata offre ai fedeli “un’occasione propizia per riaffermare la loro personale vocazione a essere amministratori del creato, per ringraziare Dio per la meravigliosa opera che ha affidato alle nostre cure e per implorare il suo aiuto per la protezione del creato e il suo perdono per i peccati commessi contro il mondo in cui viviamo“.

Il messaggio, firmato da Papa Francesco il 27 giugno, è suddiviso in nove sezioni, che evidenziano tutte la nostra responsabilità di prenderci cura della nostra Casa comune. Sottolinea che, come cristiani chiamati a vivere nella fede e nella carità, la cura dell’ambiente è “un compito da intraprendere liberamente, in obbedienza al comandamento d’amore di Gesù“. Chiede inoltre all’umanità di cambiare strada, riconoscendo l’impatto dannoso della guerra e stabilendo limiti morali al progresso dell’intelligenza artificiale.

Cosa significa sperare e agire con la Creazione? Il Papa ci incoraggia a vivere una “fede di incarnazione”, che entra nella sofferenza e unisce le forze per ripensare la questione del potere umano, il suo significato e i suoi limiti.

Come vivere questo spirito di comunione universale? Lo Spirito Santo chiama le comunità di fede a estendere l’armonia tra gli esseri umani alla creazione, con la responsabilità di un’ecologia umana e integrale, e a convertirsi, cambiando stile di vita, per resistere al degrado ambientale.

Come scrive il Papa “La salvaguardia del creato, dunque, non è solo una questione etica, ma anche eminentemente teologica, perché è il punto di intersezione tra il mistero dell’uomo e il mistero di Dio. Questo incrocio può essere definito “creativo”, poiché ha origine nell’atto d’amore con cui Dio ha creato gli esseri umani in Cristo…..Una motivazione trascendente (teologico-etica) impegna i cristiani a promuovere la giustizia e la pace nel mondo, anche attraverso la destinazione universale dei beni“.

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