La storia di una famiglia: Louis e Zélia Martin e le loro cinque figlie
La coppia di Louis Martin e Zélie Guérin e la loro famiglia: una storia semplice ma non ordinaria
La famiglia Martin, faro di fede e di amore, è composta da Zélie e Louis Martin, genitori di Santa Teresa di Lisieux. Il loro cammino è una testimonianza della possibilità di santità nel contesto della vita familiare. Zélie Guérins, nata il 23 dicembre 1831 a Gandelain, comune di Saint-Denis sur Sarthon nell’Orne, da giovane meditava una vita di consacrazione. Tuttavia, quando incontrò Luigi, si innamorò e abbracciò la vocazione al matrimonio. Luigi Martin nacque a Bordeaux nel 1823 e il suo desiderio era quello di consacrarsi a Dio, ma le sue difficoltà nel padroneggiare il latino lo costrinsero a rinunciare a questo progetto. Aprì quindi una gioielleria-orologeria nel 1850 in rue du Pont Neuf, ad Alençon (Francia).
Si incontrarono all’inizio del 1853 e si sposarono pochi mesi dopo, il 13 luglio 1853. Insieme, accolsero nove figli nella loro casa, ma quattro di loro morirono in tenera età.
Il loro matrimonio durò solo 19 anni, finché Zélie morì di cancro al seno all’età di 46 anni, nel 1877. Dopo la sua scomparsa, Luigi decise – su indicazione di Zélie – di vivere a Lisieux con i Guérin, suoi suoceri, e allevò con devozione le loro figlie: Maria, Paolina, Léonie, Céline e Thérèse, che entrarono tutte nella vita religiosa, diventando monache carmelitane.
Il 26 marzo 1994, Papa Giovanni Paolo II ha proclamato le virtù eroiche di Louis Martin e Zélie Guérin e li ha dichiarati Venerabili. Il 27 giugno 2015, durante il Concistoro pubblico, Papa Francesco ha annunciato la data della canonizzazione dei Beati Louis e Zélie Martin, avvenuta domenica 18 ottobre 2015 a Roma.
La loro ultima figlia Thérèse, conosciuta come “il Piccolo Fiore di Gesù“, a quindici anni entrò nel convento carmelitano di Lisieux, dove morì, in odore di santità, il 30 settembre 1897, all’età di 24 anni. Conosciuta in tutto il mondo come Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, è riconosciuta per molti titoli: Patrona universale delle missioni, Patrona secondaria della Francia, Dottore della Chiesa, ecc.
Un anno dopo la sua morte, è apparso un libro composto dai suoi scritti: “Storia di un’anima “, che faceva conoscere questa giovane sorella che aveva amato Gesù fino a “morire d’amore”.
Dalla sua morte innumerevoli grazie sono state attribuite alla sua intercessione. Papa Benedetto XV, nel 1921, aprì la strada al processo di beatificazione e fu dichiarata beata da Pio XI il 29 aprile 1923 e canonizzata il 17 maggio 1925.