La Parola ogni giorno: 26 Gennaio-1 Febbraio 2025

Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini

Domenica 26/01

Luca 1, 21

Gesù cominciò a dire loro: “Oggi si è compiuta questa scrittura che avete ascoltato”. Gesù definisce chi è Dio e cosa fa e significa per il mondo e per l’umanità che lo abita. Al di fuori di Gesù ogni discorso sull’identità di Dio è fantasia o fatua immaginazione.

Lunedì 27/01

Marco 3, 27

Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni se prima non lo lega. Per uomo forte si intende satana. Soltanto Gesù ha il potere di legarlo, neutralizzarlo. La soluzione è stare uniti a Gesù.

Martedì 28/01

Marco 3, 35

Chi fa la volontà di Dio costui è per me fratello, sorella e madre. Fratello e sorella in quanto si diventa figli di Dio in Gesù che è figlio e madri perché chi è con Gesù genera vita nuova e fraternità nel mondo.

Mercoledì 29/01

Marco 4, 2

Gesù insegnava loro molte cose, con parabole, e diceva loro nel suo insegnamento: “Ascoltate, ecco il seminatore uscì a seminare”. Il seminatore è Gesù, continua a seminare anche oggi la sua parola usando le persone, gli avvenimenti sia belli che meno belli, la natura, tutto sta nel sapere ascoltare con il cuore e la mente aperta.

Giovedì 30/01

Marco 4, 22

Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Dio vede tutto di noi e conosce intimamente chi siamo e quello che c’è nel nostro cuore. Non ci resta che fidarci e affidarci totalmente a Lui e che mai si stanca di noi.

Venerdì 31/01

Marco 4, 26

Gesù diceva alla folla: “Così è il regno di Dio come un uomo che getta il seme sul terreno, dorma o vegli di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce”. Ognuno ha i suoi tempi per scoprire la presenza di Dio. Essa è il desiderio di bellezza, di bontà e di verità. Ma non sempre si dà spazio a questi desideri, a quel richiamo interiore che ci apre alla realtà dell’invisibile.

Sabato 1/02

Marco 4, 38 e 39

“Maestro non ti importa che siamo perduti?”.
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”.
Il vento e il mare minaccioso sono simboli delle paure, delle ansie opprimenti, delle disperazioni e avversità insostenibili. Solo Gesù può farci uscire e donarci la pace, a lui chiediamo aiuto.

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