La Parola ogni giorno: 22-28 Settembre 2024

Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini

Domenica 22/09

Marco 9, 35

Gesù chiamò i dodici e disse loro: “Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”. Il cristianesimo è in controtendenza totale con la cultura dominante. Ci invita a non servirsi delle persone e dei mezzi per la propria affermazione personale, ma al contrario mettere a disposizione del bene comune quello che siamo, quello che facciamo, così si diventa primi, cioè riferimento per altri.

Lunedì 23/09

Luca 8, 18

Fate dunque attenzione a come ascoltate, perché a chi ha sarà dato ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere. Fare attenzione ad ascoltare significa non addomesticare la parola di Dio secondo la propria opinione o il proprio comodo, ma accoglierla come ci viene donata.

Martedì 24/09

Luca 8, 21

Gesù rispose loro: “Mia madre e i miei fratelli sono questi, coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. Si diventa fratelli di Gesù quando come Lui si ascolta il Padre che ci parla nella parola e si diventa madri quando la generiamo negli altri con l’esempio e il dialogo.

Mercoledì 25/09

Luca 9, 6

Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni. Le guarigioni e i miracoli vengono sempre dal Signore e lo scopo è quello di far nascere la fede. Essa è la vera guarigione perché ci apre alla conoscenza della verità e ci fa intravedere la vita eterna.

Giovedì 26/09

Luca 9,9

Erode diceva: “Giovanni l’ho fatto decapitare io, chi è dunque costui del quale sento dire tali cose?”. Chi detiene il potere ed è accecato dal proprio orgoglio, sospetta di tutto e di tutti coloro che in qualche modo possono superarlo o annebbiarne la guida, così diventano tiranni impauriti.

Venerdì 27/09

Luca 9, 21

Gesù disse: “Il figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno”. Le sofferenze e le incomprensioni vissute a causa di Gesù sono segni che siamo nella via giusta. Sono delle conferme che stiamo camminando bene e che il Signore è con noi. Il maligno e coloro che gli appartengono non sopportano chi ama Gesù.

Sabato 28/09

Luca 9, 43

Gesù disse ai suoi discepoli: “Mettetevi bene in mente queste parole: Il figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini”. Essere cristiani è un’avventura meravigliosa. Le prove, le sofferenze, le cadute ci liberano dall’illusione di sentirci meglio degli altri, riducono l’egoismo, per questo sono necessarie.

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