La Parola ogni giorno: 20-26 Ottobre 2024
Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini
Domenica 20/10
Marco 10, 45
Anche il figlio dell’uomo, infatti, non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. Il modo più alto e sublime di vivere l’esistenza è donarsi generosamente per il Signore e per esercitare la carità nei confronti degli altri. In questo Gesù ne è l’esempio più grande.
Lunedì 21/10
Luca 12, 15
Gesù disse: “Fate attenzione e tenetevi lontano da ogni cupidigia perché anche se uno è nell’abbondanza la sua vita non dipende da ciò che possiede”. Ogni attaccamento morboso alle cose, al denaro, alle persone deforma e annichilisce la natura di persone create per vivere nella libertà di figli di Dio.
Martedì 22/10
Luca 12, 35
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Siate pronti con le vesti strette ai fianchi e le lampadi accese”. Esistere significa camminare, camminare sempre anche nei momenti bui perché la fede illumina la strada. La meta è l’incontro con Gesù che ci attende al di là del tempo e della storia.
Mercoledì 23/10
Luca 12, 40
Gesù disse: “Anche voi tenetevi pronti perché nell’ora che non immaginate viene il figlio dell’uomo”. Noi camminiamo verso il Signore e il Signore cammina verso di noi. L’incontro, che sarà meraviglioso, avverrà nel momento in cui lasceremo questo mondo.
Giovedì 24/10
Luca 12, 49
Gesù disse ai suoi discepoli: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra e quanto vorrei che fosse già acceso”. La mediocrità, la piattezza, la tiepidezza sono inconciliabili con la vita spirituale cristiana, che è animata da un dinamismo interiore che porta a vivere sempre con carità e con grande responsabilità la propria esistenza.
Venerdì 25/10
Luca 12, 56-57
Gesù disse: “Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete valutarlo e perché non giudicate voi stessi ciò che giusto?”. Questo è il tempo in cui i mezzi di comunicazione ci propinano tante informazioni che non ci fanno camminare sulla via giusta. Menzogne che avvelenano l’esistenza, idee che ci blindano la mente. Usiamo il discernimento che viene dalla fede. Valutiamo tutto, siamo discreti nel credere a tutto.
Sabato 26/10
Luca 13, 4-5
Il Signore disse: “Quelle 18 persone sulle quali crollò la torre di Siloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite perirete tutti allo stesso modo”. Le disgrazie e le malattie non sono mai punizioni di Dio, possono diventare occasioni per aprire gli occhi e farci conoscere il vero senso dell’esistenza e metterci nella dimensione di dare il valore giusto alle cose e agli avvenimenti.