La Parola ogni giorno: 15-21 Settembre 2024
Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini
Domenica 15/09
Marco 8, 29
In quel tempo Gesù domandava loro: “Ma voi chi dite che io sia?”. Pietro gli rispose: “Tu sei il Cristo!”. Anche noi domandiamoci: “Chi è Gesù per me? Che tipo di relazione sto vivendo con Lui? Che posto ha nella mia vita?”.
Lunedì 16/09
Luca 7, 3
Un centurione avendo sentito parlare di Gesù gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Gesù è il Salvatore di tutta l’umanità e chiunque lo invoca, anche se ateo o non cristiano, tutti ascolta e a tutti va incontro al di là della religione o dell’etnia a cui appartiene.
Martedì 17/09
Luca 3, 12-13
Veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre vedova. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: “Non piangere”. Disse al ragazzo: “Dico a te, alzati!”. Contempliamo la tenerezza e la compassione di Gesù. Non esitiamo mai ad esporre al Signore i nostri peccati, le nostre miserie, le nostre disperazioni, i nostri dolori. Gesù, nella sua bontà, asciuga sempre le lacrime e ci rialza dandoci nuova speranza.
Mercoledì 18/09
Luca 7, 33-34
È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino e voi dite: è indemoniato. È venuto il figlio dell’uomo che mangia e beve e voi dite: ecco un mangione e un bevone. L’indifferenza è peggiore dell’ateismo, restare indifferenti di fronte alle parole del Vangelo ci chiude in noi stessi nella più grande mediocrità.
Giovedì 19/09
Luca 7, 47B
In quel tempo Gesù disse: “Invece a colui al quale si perdona poco, ama poco”. Perdonare è non tener conto del male ricevuto e passare oltre. Ma è anche indurre la persona perdonata ad amare e a fare altrettanto. Il perdono è sempre educativo.
Venerdì 20/09
Luca 8, 1
Gesù se ne andava per città e villaggi predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità. Gesù non è stato un predicatore solitario ma ha operato comunitariamente. Anche oggi chi evangelizza è la comunità, con tutte le sue componenti, sia le più virtuose che le più difettose. Dobbiamo imparare a fare comunità per evangelizzare.
Sabato 21/09
Luca 8, 15
Terreno buono sono coloro che dopo aver ascoltato la parola con cuore integro e buono la custodiscono e producono frutto con perseveranza. La parola di Dio ha un potere generativo enorme. Una volta accolta con gioia cambia la vita e i sentimenti. Ci dona sapienza e conoscenze spirituali che non si apprenderebbero attraverso nessun altro libro.