La Parola ogni giorno: 1-7 settembre 2024

Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini

Domenica 1/09

Marco 7, 6

Gesù disse: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”. Queste parole devono farci riflettere. Al Signore non interessa tanto di essere onorato con celebrazioni e feste esteriori, ma piuttosto desidera essere amato e vissuto da coloro che credono in Lui.

Lunedì 2/09

Luca 4, 16

Gesù venne a Nazareth, dov’era cresciuto, e, secondo il suo solito, entrò di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gesù osserva le prescrizioni bibliche. Lui è la parola fatta carne, ma è così umile da sottomettersi alle usanze e abbassarsi fino a leggere quello che Lui stesso ha ispirato ai profeti e agli scribi, accettando di essere incompreso e scacciato.

Martedì 3/09

Luca 4, 33-35

Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demone impuro. Cominciò a gridare forte: “Basta che vuoi da noi, Gesù Nazareno?”. La presenza di Gesù disturba chi cerca di deviare la gente dalla verità, di sovvertire la liberazione, di manipolare le menti. Chi vuole imporre il proprio potere, oggi non è una persona, ma un sistema, una cultura che come una piovra si allarga sempre di più.

Mercoledì 4/09

Luca 4, 40

Al calare del sole tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a Lui, ed Egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Gesù continua ad imporre le mani attraverso i sacerdoti, ma è la fede di chi riceve l’imposizione e di chi la dà che si verifica sempre un intervento risanatorio, non come vogliamo noi, ma come il Signore ritiene di darci ciò che è veramente buono per noi.

Giovedì 5/09

Luca 5, 10-11

Gesù disse a Simone: “Non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. E tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Si segue Gesù con le nostre qualità e i nostri difetti, con le competenze acquisite e con le fragilità, con le nostre cadute e le nostre virtù, l’essenziale è seguire sempre il Signore.

Venerdì 6/09

Luca 5, 35

Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto. Allora in quei giorni digiuneranno. Digiunare significa anche non adeguarsi al pensiero forte dominante che normalmente esclude il messaggio evangelico o ne stravolge il vero significato. E nella peggiore delle ipotesi dileggia e offende la persona di Gesù.

Sabato 7/09

Luca 6, 5

E diceva loro: “Il figlio dell’uomo è Signore del sabato”. Il sabato è il tempo dell’incontro fra Dio e l’uomo. Gesù è l’unica porta attraverso la quale ogni uomo può avere accesso a Dio. Senza questo passaggio Dio rimane un mito, una proiezione umana, una divinità lontana e da temere. Qualcosa di inconoscibile.

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