“La fête, la fête, aujourd’hui c’est la fête!”
É domenica 10 novembre, a Sago le suore e tutto il villaggio fanno festa!
Sì, oggi è la festa, oggi si fa festa, a Sago, in un villaggio all’interno della foresta, nella zona di Sassandra in Costa d’Avorio.
Tutto è pronto: i giovani, sotto la guida di Boniface, hanno installato le tende, disposto i tavoli e le sedie per i numerosissimi partecipanti; le mamme del villaggio, dalle tre del mattino, alle prese con i fornelli e i grandi pentoloni per riso, carne, pesce, fufu; le due corali parrocchiali hanno fatto le loro prove e hanno preso posto nella chiesa parrocchiale; lo chef del villaggio e chef dell’eglise ha terminato il giorno precedente tutte le riunioni per definire nei dettagli la celebrazione e il momento di convivialità; i bambini della scuola materna sono presenti con la loro tuta rosa e blu; i celebranti si sono preparati, le suore sono in fila per la processione, la chiesa è gremita di bambini, giovani e adulti, compresi i cristiani della cappella di Beyo dedicata a S. Gemma.
Perchè di fa festa?
Ma perché tutto questo movimento? Per festeggiare la presenza delle Sorelle di S. Gemma che 25 anni or sono, sono arrivate in questa porzione di terra per far conoscere e amare Gesù, dedicandosi ai piccoli, ai giovani e agli ammalati, da sorelle e da madri, come voleva la fondatrice, la Venerabile Gemma Eufemia Giannini.
Al loro arrivo nel villaggio furono accolte dai Missionari della Consolata che due anni prima erano giunti nel villaggio per iniziare la loro missione e dallo chef del villaggio che in segno di accoglienza diede alle suore un pezzo di terra per costruire la loro casa.
Un cammino lungo, fatto insieme
In 25 anni le Sorelle hanno camminato con il popolo di Sago che nel frattempo è andato aumentando. Alle poche case che facevano capolino tra gli alberi della foresta e le piantagioni infinite di palme per l’olio, se ne sono aggiunte tantissime, si è aperta la scuola materna cattolica gestita dalle suore, le scuole primarie gestite dai Missionari della Consolata e di recente tre collegi per i ragazzi e le ragazze della scuola superiore.
Che movimento a Sago dove convivono serenamente cattolici, protestanti e musulmani! Le tre moschee non fanno ombra alla parrocchia cattolica e la parrocchia cattolica, dalla sua parte, attraverso l’annuncio dell’unico Signore redentore di tutti gli uomini e di tutto l’uomo non sminuisce l’azione della moschea che continua la sua attività e richiama i suoi fedeli attraverso gli annunci dal minareto. L’affollatissimo mercato del venerdi, dove confluiscono venditori provenienti da fuori villaggio, da Sassandra, San Pedro e anche Abidjan, è il segno concreto di questa pacifica convivenza.
Ma che dire ancora della festa?
La celebrazione, presieduta dal delegato del vescovo di San Pedro e concelebrata da P. Gregoire, missionario della Consolata e dall’abbé Jean, sacerdote nativo di Sago, si è svolta con grande solennità e commozione soprattutto al momento dell’offertorio quando, alcune ragazze, con il loro kità ivoriano, hanno portato all’altare 25 lampade, a simboleggiare i 25 anni di presenza della comunità delle suore, due delle quali hanno già raggiunto la patria del cielo.
E dopo la celebrazione foto, e ancora foto, con tutti, piccoli, grandi, giovani, uomini e donne e poi il momento dell’agape fraterna nel giardino della comunità religiosa un giardino che ha visto la presenza di centinaia di persone che hanno mangiato, hanno cantato, hanno danzato per esprimere il loro grazie al Signore per il dono di questa comunità che vuol continuare ad essere il prolungamento della presenza salvifica del Signore Gesù.
Suor Elisabetta Giussani
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