Kenya: rivolte contro l’aumento delle tasse
L’aumento delle tasse sul carburante scatena scontri e violenze in Kenya e in altri paesi africani
Nonostante ci sono alcuni luoghi nel quale vedere un aumento dei costi di certe materie prime può ritenersi un piccolo fastidio, vi sono alcune zone dove questo è semplicemente un grosso insulto al vivere quotidiano di tutti i cittadini. Alcune di questi posti riguarda proprio l’Africa orientale, dove, come si può immaginare, non si vive esattamente in una situazione economica molto stabile. Proprio per questo, andare incontro a certi cambiamenti può essere piuttosto drammatico.
Questo è quello che è successo in Kenya, dove il governo ha annunciato che avrebbe innalzato le tasse sul carburante dall’8% al 16%. Questo ha avuto naturalmente numerose conseguenze sulla vita della gente, facendo alzare i costi del cibo e di altri prodotti necessari per vivere. Chiaramente, questa situazione aveva tutto il potenziale per creare attriti fra la popolazione e le forze dell’ordine.
Quel che purtroppo è anche accaduto è che il partito politico opposto a quello attuale ha suggerito alla popolazione di rivoltarsi a questa decisione. Ci aspettano così giorni di scontri intensi in Kenya. In altre zone africane vi sono altre rivolte con parecchi arresti. L’arrivo d’un veicolo di soccorso non è sempre puntuale, con altri mezzi – come quelli dei vigili del fuoco– che occupano già le strade messe a ferro e fuoco fra tutta la gente che sta protestando vivamente al cambiamento.
Vi sono momenti in cui bisogna attendere una risposta grave dal popolo, quando soprattutto si parla di certe fasce di popolazione in cui è già presente un certo malcontento. L’Africa è una regione molto variegata nelle sue zone, fra quelle più moderne e quelle che ancora vivono in un certo ambiente più selvaggio. In altre situazioni invece vi è sempre una tensione particolare che vi è fra più partiti politici, in un’economia che è perlopiù instabile.
Gli altri stati tentano di non rimanere coinvolti in queste situazioni, ma in alcuni casi piccole spedizioni possono essere organizzate per aiutare chi è in maggior difficoltà. Anche se in questo caso rimane molto difficile, specialmente nel mentre queste battaglie sono in corso. Non bisogna comunque dimenticare che alla fin fine, queste battaglie termineranno sempre, lasciando purtroppo sempre la sua scia di distruzione che richiederà, in un secondo momento, un aiuto umanitario.