Kenya: Per aiutare i poveri, prendiamoci cura della Madre Terra

L’opinione dei giovani per vivere “Avevo sete e mi avete dato da bere”

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Quando si pensa ai poveri e agli indifesi, qual è il sentimento che può aiutare a cambiare la situazione? Bastano pochi minuti per conoscere i bisogni delle baraccopoli, delle zone aride, degli orfani, dei campi profughi. È vero che un individuo non può risolvere i bisogni del mondo, ma possiamo fare qualcosa insieme.

Noi giovani pensiamo sempre di non avere i soldi o le risorse giuste per aiutare i poveri. Come possiamo aiutare una persona in difficoltà? È molto interessante scoprire che alcuni giovani hanno già capito che ci sono molti modi per aiutare i meno fortunati nella nostra società. In realtà la maggior parte di noi giovani ha l’intelligenza e la creatività per trovare il modo migliore di aiutare gli altri, nonostante le risorse limitate.

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Alcuni giovani dell’Africa orientale, attraverso il club “Laudato Sii”, si sono resi conto che possiamo risolvere questo problema non solo aiutando con risorse finanziarie o competenze, ma anche prendendoci cura della Madre Terra. L’Ufficio di Giustizia e Pace e l’Integrità del Creato dei Francescani in Africa ha organizzato un intero fine settimana di mobilitazione interreligiosa di giovani per il clima. Il Forum si è tenuto il 15 e 16 settembre 2023 presso l’Università Cattolica dell’Africa Orientale (CUEA, Nairobi) con la partecipazione di 600 giovani. Si sono susseguite testimonianze di musulmani e cristiani impegnati a preservare la risorsa più importante per un futuro di speranza nel nostro Paese: la nostra Madre Terra. Con il tema “Armonia per un mondo verde e sostenibile”, il forum è stato un’occasione per giovani di varie religioni di fare rete e dialogare sulla promozione della giustizia climatica e dell’ecologia integrale. Il forum ha incluso una dialogo con i membri della comunità Masai di Isinya/Olepolos, una comunità che è stata colpita dalla siccità e dalla fame come molte regioni del Kenya. La loro testimonianza di vittime dell’attuale crisi climatica ha toccato i giovani e i leaders presenti. Ha confermato che la disuguaglianza sociale e l’abbandono di territori di alcune comunità locali, sono alcuni dei fattori di vulnerabilità dell’impatto del cambiamento climatico.

I passi concreti compiuti dai giovani per salvare il nostro pianeta e la loro volontà di risolvere la crisi climatica attraverso l’impegno personale e comunitario sono stati per me una testimonianza potente. Mi hanno convinta che anch’io posso usare la mia piccola intelligenza per cercare di cambiare qualcosa nella mia comunità di studio, l’università dove frequento il secondo anno di Scienze della Formazione. Posso quindi dire che il forum è stato per me un punto di svolta. Ora sto cercando di mobilitare i miei compagni di studio a prendersi cura della Madre Terra creando un club ambientalista.

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Considerando gli effetti del cambiamento climatico su molte persone svantaggiate, sorge spontanea una domanda: “Cosa porta alla povertà secondo voi?”. È una domanda complessa e importante a cui la maggior parte di noi non sa rispondere in modo adeguato, ma immaginiamo che in ogni parte del mondo ci siano abbastanza alberi da cambiare il clima in modo positivo: di quanto si potrebbe ridurre la percentuale di povertà?

Sarah Otieno

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