Eradicazione della malaria, Capo Verde ottiene la certificazione dell’OMS

Isola libera dalla malaria

Venerdì 12 gennaio 2024 è iniziata una nuova era per Capo Verde, un arcipelago dell’Oceano Atlantico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato il Paese libero dalla malaria. Diventa così il terzo Paese africano a ottenere questa certificazione dopo Mauritius e Algeria, certificate rispettivamente nel 1973 e nel 2019.

Una vittoria importante per la salute

Questa certificazione segna un’importante vittoria sanitaria per il Paese. Dopo diversi anni consecutivi di osservazione, Capo Verde ha dimostrato che la malaria è stata eradicata sul suo territorio perché la catena di trasmissione domestica da parte delle zanzare è stata interrotta su scala nazionale.

La certificazione di eliminazione della malaria è un riconoscimento ufficiale concesso dall’OMS a un Paese quando è stato in grado di dimostrare – sulla base di dati concreti rigorosi e credibili – che la catena di trasmissione locale di tutti i parassiti della malaria da parte delle zanzare del genere Anopheles è stata completamente interrotta in tutto il Paese per almeno tre anni consecutivi. Il Paese deve inoltre dimostrare che è in atto un sistema di sorveglianza e di risposta pienamente operativo per prevenire la ripresa della trasmissione.

Le chiavi del successo

Il dottor Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’OMS per l’Africa, ha sottolineato che il successo di Capo Verde è un faro di speranza per la regione africana e non solo: “Il fatto che Capo Verde abbia compiuto questo importante passo è un esempio ispiratore per altre nazioni.

Per raggiungere questo risultato sono state messe in atto diverse misure. Nel 2007, Capo Verde ha inserito l’obiettivo di un Paese libero dalla malaria nella sua politica sanitaria nazionale. Attraverso un piano strategico di controllo della malaria, gli sforzi si sono concentrati sul miglioramento della diagnosi, sul trattamento precoce ed efficace e sulla segnalazione sistematica di tutti i casi. La sorveglianza della malaria è stata intensificata, in particolare nei porti e negli aeroporti, nella capitale e nelle aree ad alto rischio. I viaggiatori internazionali e i migranti sono stati sottoposti a test e trattamenti gratuiti per arginare il flusso di casi importati dall’Africa continentale.

A tutto ciò si aggiunge la perfetta collaborazione tra diversi attori: i vari dipartimenti governativi che operano nei settori dell’ambiente, dell’agricoltura, dei trasporti, del turismo, le organizzazioni comunitarie e le ONG, ecc. e il Ministero della Salute. Questo ha giocato un ruolo centrale nel successo di Capo Verde. Questo lavoro di collaborazione e la mobilitazione generale dimostrano l’importanza di un approccio globale alla salute pubblica.

Un mondo libero dalla malaria è possibile

Capo Verde, arcipelago dell’Oceano Atlantico, è uno Stato insulare dell’Africa occidentale composto da dieci isole vulcaniche. Situato al largo delle coste del Senegal e della Mauritania, si estende su una superficie di circa 4.000 km2, con una popolazione di circa 583.255 abitanti nel 2020. È l’unica isola membro della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS). Capo Verde si aggiunge così ai 43 Paesi già certificati dall’OMS. I viaggiatori possono ora visitare il Paese senza temere di essere infettati in loco dalla malattia e senza i potenziali disagi delle misure di trattamento preventivo.

È vero che la malaria continua a uccidere centinaia di migliaia di persone nel continente africano ogni giorno. E c’è ancora molto da fare. Tuttavia, oggi Capo Verde può festeggiare questo monumentale successo.  I suoi leader, gli operatori sanitari e i cittadini devono congratularsi per il loro investimento in una salute migliore per tutti. Questo successo dimostra che, con gli strumenti esistenti e i nuovi arrivati come i vaccini, un mondo libero dalla malaria è un’aspirazione realistica.

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