In Togo, la voce dei vescovi per un processo elettorale pacifico

Dal 13 al 16 giugno, i vescovi della Conferenza Episcopale del Togo (CET) si sono riuniti a Lomé, la capitale togolese, per la loro 133ª sessione ordinaria

Nel loro comunicato finale, hanno esortato a mantenere un clima pacifico per consentire lo svolgimento delle elezioni in questo Paese che, come molti altri in Africa, sta lottando per superare la crisi post-elettorale.

Nel loro ruolo di osservatori, i vescovi si appellano al governo e ai vari partiti politici affinché creino un clima favorevole a elezioni pacifiche. Esortano tutti a prendere le misure necessarie per garantire un processo elettorale senza intoppi. Sappiamo, infatti, che quando le elezioni non sono credibili, c’è il rischio di contestazioni, che in genere sfociano in violenze e crisi che danneggiano il processo post-elettorale.

In Togo, dove il censimento è stato completato da pochi giorni, la popolazione attende con impazienza la pubblicazione del calendario delle prossime elezioni e dove il desiderio di un cambio di governo è sentito da gran parte della popolazione. Nel suo comunicato finale, la Conferenza Episcopale ha invitato le autorità a tenere sotto controllo il rispetto delle libertà di ogni genere. Ha anche lanciato un appello al governo per il rilascio dei prigionieri politici.

Perché i vescovi sono così interessati alla questione elettorale in questo Paese? In molti Paesi africani, le Conferenze Episcopali sono sempre state all’avanguardia nella loro missione profetica di messaggeri di giustizia e di pace, difensori dei poveri e dei diseredati, promotori dei diritti umani e impegnati per il bene comune.

Al termine del loro discorso, i vescovi hanno ribadito ancora una volta la loro vicinanza alle popolazioni duramente colpite dagli attacchi terroristici e alle forze di difesa e di sicurezza. Hanno esortato la popolazione a votare secondo coscienza e a non lasciarsi comprare.

The voice of the bishops in Togo (1)

“I cattolici e gli uomini e le donne di buona volontà del nostro Paese dovrebbero andare tutti a votare per elezioni libere, credibili e trasparenti. Questo è il modo migliore per continuare a mantenere la pace e promuovere lo sviluppo del nostro Paese”.

Fotografie tratte da cet.tg

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