Il Santuario di Villanova d’Asti, simbolo di speranza e di fede

Il Santuario della Madonna delle Grazie di Villanova d’Asti tra le chiese giubilari della diocesi di Asti

I santuari sono luoghi importanti per la devozione mariana, e ancor di più durante l’anno giubilare.

Tra questi, va ricordato quello della Madonna delle Grazie di Villanova d’Asti, importante punto di riferimento fin dal 1821, data a cui si associano guarigioni prodigiose, oltre alla sorgente d’acqua considerata miracolosa.

Inaugurato nel 1870, il santuario cominciò ad essere costruito nel 1866 e tuttora è meta di fedeli in cerca di conforto spirituale.
Per l’anno giubilare 2025, è stato ufficialmente incluso tra le chiese giubilari della diocesi di Asti.

Il Santuario della Madonna delle Grazie continua a essere un luogo di profonda spiritualità, capace di trasmettere un messaggio di speranza a tutti coloro che vi si recano in preghiera.

E’ stata accolta, infatti, con grande gioia la notizia annunciata dal vescovo di Asti, monsignor Marco Prastaro, relativa alla sua inclusione tra le 5 chiese giubilari della diocesi astigiana per il 2025.

Il santuario, conosciuto dai più come la “Madonnina”, è noto per l’apparizione della Vergine alla piccola pastorella Maria Baj. Proprio in quell’area è nato un un centro di spiritualità e accoglienza.

Tante sono, inoltre, le iniziative organizzate, tra cui l’Infiorata che si tiene fin dagli anni Ottanta ogni ultima domenica di luglio.

Come scrive Stefano Greco su “La Voce di Asti”, «il santuario si conferma un punto nevralgico della devozione mariana nel territorio astigiano, pronto ad accogliere fedeli in un cammino di fede e riconciliazione».

Un simbolo di speranza e fede, oltretutto arricchito dalla presenza missionaria del suo rettore, padre Orazio Anselmi,  dell’Istituto della Consolata, che per diciotto anni è stato in Brasile, tra Salvador de Bahia, São Manuel e nella favela della Mangueria di Rio de Janeiro.

Fonte e immagine

  • Stefano Greco
SEC 2024-2025
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