I sogni di un bambino africano… VESTITO

Immagine creata digitalmente da spazio + spadoni

Che cosa sogna un bambino africano?

Lo scopriremo in questa nuova rubrica, a cura del missionario

saveriano padre Oliviero Ferro

E quando capiremo che i sogni (ma non i diritti e le possibilità) sono gli stessi dei nostri figli, sarà l’ora di svegliarsi e compiere opere di misericordia.

Perché, grazie ad esse, un bambino africano (e non solo) potrà vivere nella gioia di poter sognare qualcosa che può diventare possibile.

 

Quando arrivi in un villaggio africano, i primi che vengono a curiosare sono sempre i bambini. Magari ti guardano da dietro una palma o da un angolo della casa.

Poi piano piano si avvicinano. I più coraggiosi vengono a toccarti il braccio e fanno i loro commenti spiritosi.

Poi li guardi bene e vedi che il loro vestito non è poi proprio all’ultima moda.

Le bambine, normalmente, sono vestite decentemente. Ma i ragazzini, forse per sentirsi di più vicini alla terra su cui giocano e ruzzolano di tanto in tanto, hanno una camicetta di colore scuro.

Alcuni hanno i pantaloncini corti aperti in tutte le direzioni.

Un giorno, mia mamma, che era venuta a trovarci con papà in Africa, si mise a rincorrere uno di questi birbantelli. Quello cominciò a scappare, ma dato che non aveva la cintura, i pantaloncini continuavano a cadergli e doveva sempre tirarli su. Insomma una scena davvero comica.

Ma forse loro hanno un sogno di avere un vestito più decente. Spesso lo indossano fino a che si consuma.

La domenica è più pulito. Ma durante la settimana, dopo la scuola, è ridotto in condizioni pietose.

Serve per tutto: per fare i lavori, per giocare, per dormire…e per sognare.

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