I sogni di un bambino africano… FAMIGLIA

Immagine creata digitalmente da spazio + spadoni

Che cosa sogna un bambino africano?

Lo scopriremo in questa nuova rubrica, a cura del missionario

saveriano padre Oliviero Ferro

E quando capiremo che i sogni (ma non i diritti e le possibilità) sono gli stessi dei nostri figli, sarà l’ora di svegliarsi e compiere opere di misericordia.

Perché, grazie ad esse, un bambino africano (e non solo) potrà vivere nella gioia di poter sognare qualcosa che può diventare possibile.

 

Per gli Africani, la famiglia è tutto.

Chi è solo, è come se fosse morto.
Per questo, è importante che quando nasce un bambino, sia accolto dalla famiglia, accettato e riconosciuto dal padre.

Deve sentire di avere un posto importante nel cuore di tutti.

Lui sogna ad occhi aperti, anche se si accorgerà piano piano che non sempre è facile vivere in una famiglia allargata, come in Africa.

Non è solo. Si è in tanti e ciascuno ha i suoi bisogni, i suoi desideri, le sue esigenze.

Però, se ti senti in famiglia, non sei più solo. Sai che puoi contare su qualcuno, che non sarai abbandonato.

In qualunque parte andrai, ci sarà qualche membro della tua famiglia che sarà interessato a te.

Ma in una famiglia non basta solo vivere. Ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità.

Anche se sei piccolo, devi fare la tua parte. Non solo giocare o andare a scuola o mangiare. Bisogna cominciare a imparare a lavorare, magari andando con la mamma nei campi o facendo dei piccoli servizi per la famiglia.

Altrimenti, rischi di essere cacciato via, come persona inutile.

Certamente, ci sono delle gerarchie da rispettare. Gli uomini hanno sempre il primo posto e il bambino…sempre l’ultimo.
Basta osservare quando si mangia. Ai bambini vengono lasciate le briciole. Loro si accontentano, sperando che la prossima volta ci sarà qualcosa di più. E se lo condividono insieme.

Una scena che è sempre rimasta nei miei occhi e che anche mia madre ha visto, quando è venuta in Africa, è il vedere dei bambini che avevano ricevuto delle caramelle. Uno ha tolto la carta e ha cominciato a leccarla e poi l’ha passata ad un altro. Insomma, l’hanno condivisa senza problemi.

Da rimanere senza parole.

Da parte del bambino c’è sempre rispetto per il padre che lo ha riconosciuto e fatto entrare nella famiglia.

Non sempre, bisogna dirlo, il padre si sente responsabile dei figli. Ma questo succede un po’ dappertutto.

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