I sogni di un bambino africano… CONDIVIDERE

Immagine creata digitalmente da spazio + spadoni

Che cosa sogna un bambino africano?

Lo scopriremo in questa nuova rubrica, a cura del missionario

saveriano padre Oliviero Ferro

E quando capiremo che i sogni (ma non i diritti e le possibilità) sono gli stessi dei nostri figli, sarà l’ora di svegliarsi e compiere opere di misericordia.

Perché, grazie ad esse, un bambino africano (e non solo) potrà vivere nella gioia di poter sognare qualcosa che può diventare possibile.

 

 Stavo passando davanti a una casa nel villaggio, quando vedo un gruppo di bambini accovacciati per terra.

Sono silenziosi. Solo le mani e la bocca si muovono velocemente. Li saluto con simpatia. Mi guardano ma non rispondono. Sono troppo occupati a condividere il riso nella grande bacinella.

Ancora qualche istante di pazienza e tutto è finito. Si passano un po’ di acqua e allora sorridono soddisfatti. Li guardo di nuovo. C’è chi è più grande, ma vi sono anche i più piccolini. Ma ognuno ha potuto mangiare il suo riso. Certo non è molto, non placa la fame, ma rinforza l’amicizia, la condivisione.

Qualcuno che stava arrivando come me, in quel momento, chiede se è rimasto qualcosa. Purtroppo è arrivato in ritardo. Ma il più grande gli dice di aspettare. Va dalla mamma e le chiede se c’è del riso per il nuovo amico che è arrivato. Lei non se lo lascia dire due volte. Dalla grande pentola, prende qualche cucchiaiata di riso e la mette in uno scodellino, dicendogli di portarla al suo amico. Ma che poi non si faccia vedere più, anche lei deve mangiare.

E il nuovo amico prende posto nel cerchio, mangiando. Gli altri lo  guardano con invidia. Vorrebbero fare festa con lui, ma capiscono che ha diritto di mangiare. E’ un nuovo amico e questa è la prima cosa da fare: condividere il cibo, quello che si ha con chiunque bussa alla porta del nostro cuore. Anche questo è un sogno da realizzare.

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