I sogni di un bambino africano… COMUNITA’

Immagine creata digitalmente da spazio + spadoni

Che cosa sogna un bambino africano?

Lo scopriremo in questa nuova rubrica, a cura del missionario

saveriano padre Oliviero Ferro

E quando capiremo che i sogni (ma non i diritti e le possibilità) sono gli stessi dei nostri figli, sarà l’ora di svegliarsi e compiere opere di misericordia.

Perché, grazie ad esse, un bambino africano (e non solo) potrà vivere nella gioia di poter sognare qualcosa che può diventare possibile.

 

La domenica, il giorno del Signore, tutti sono invitati alla preghiera, all’incontro comunitario.

I bambini prendono i primi posti ed è difficile tenerli tranquilli. I più grandi li aiutano a seguire la celebrazione. Ma dopo un poco, cominciano a stancarsi. Qualcuno, senza problemi, si addormenta sulle gambe del vicino. I più piccoli cominciano a circolare un po’ dappertutto.

Allora bisogna cominciare a farli cantare e danzare. E come per incanto, si svegliano e tutto diventa una festa. Si sentono importanti, parte di una comunità, di una famiglia più grande.

Cominciano a capire che ci sono tanti altri bambini, come loro, che vogliono sentirsi una cosa sola.

E allora, viene spontaneo fare qualcosa per loro, riunirli in gruppetti (tipo azione cattolica ragazzi o gli scout). Farli giocare, farli sentire persone importanti, anche se sono ancora piccoli.

Ed è bello, poi, dopo la celebrazione fermarsi a parlare, giocare con loro.

Mi ricordo sempre un giorno che mi hanno riferito tutte le notizie del villaggio e che insieme con loro siamo andati a visitare delle persone anziane e ammalate.

Loro conoscono tutto e ti conoscono bene. Con loro non puoi fingere. Capiscono subito se gli vuoi bene, se per te e per la comunità loro sono importanti.

Allora gli puoi chiedere quello che vuoi, saranno i primi a volerti bene…e a farti degli scherzetti, soprattutto quando stai imparando la lingua locale. Ci provano un gusto speciale a vedere i tuoi sbagli e i tuoi sforzi di imparare. Lo capiscono subito se sei venuto per loro.

Allora, guardali negli occhi, in quegli occhioni che racchiudono tanti sogni e tanta voglia di vivere in un mondo più bello, a misura di bambino.

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