Giornata mondiale contro il lavoro minorile
Il diritto a un’infanzia sana, felice e sicura
Celebrata ogni anno il 12 giugno, la giornata mondiale contro il lavoro minorile mira ad attirare l’attenzione sul destino terribile e angosciante dei bambini costretti a lavorare abusivamente. Questa giornata è stata istituita nel 2002 su iniziativa dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL).
Una piaga mondiale
Il lavoro minorile rimane un problema mondiale persistente che colpisce milioni di bambini. Nonostante gli sforzi internazionali per sradicare questo fenomeno, molti bambini continuano ad essere sfruttati in vari settori, dall’agricoltura, alle miniere, all’industria tessile.
Alcuni dati…
Secondo i dati dell’OIL pubblicati nel suo documento “Quadro di azione dell’OIL sul lavoro minorile 2023-2025”:
– 160 milioni di bambini (quasi uno su dieci nel mondo) sono costretti a lavorare, un aumento di 8,4 milioni dal 2016;
– 79 milioni di bambini svolgono lavori pericolosi;
– Il 70 percento lavora nel settore agricolo, per lo più in aziende familiari;
– 1 bambino su 4 nell’Africa subsahariana è costretto a lavorare;
– I bambini di età compresa tra 5 e 11 anni sono i più numerosi a essere costretti a lavorare;
– Il lavoro domestico minorile, in quanto forma di lavoro minorile, rimane nascosto agli occhi del pubblico e presenta un rischio particolare di sfruttamento delle ragazze.
Cause multiformi
La crescita demografica in alcune aree, le crisi ricorrenti, l’estrema povertà e misure di protezione sociale inadeguate fanno sì che milioni di bambini siano costretti a svolgere lavori che possono nuocere alla loro salute, sicurezza o sviluppo morale.
La povertà è una delle principali cause del lavoro minorile. In molte famiglie, i bambini sono costretti a lavorare per contribuire al reddito familiare.
La mancanza di accesso a un’istruzione di qualità è anche un fattore determinante. Senza istruzione, i bambini spesso non hanno altra scelta che entrare nel mondo del lavoro per sopravvivere.
Le tradizioni e le credenze possono svolgere un ruolo cruciale nella perpetuazione di questa pratica. I bambini, in particolare le ragazze, sono spesso vittime di discriminazione e sono maggiormente suscettibili di essere mandati a lavorare invece che a scuola.
Impatto sulla salute e sullo sviluppo
Questi bambini spesso lavorano in condizioni molto pericolose che hanno conseguenze devastanti sulla salute fisica e mentale: gravi lesioni, malattie croniche e, nei casi estremi, la morte.
I bambini lavoratori sono anche privati dell’istruzione e dello sviluppo personale necessari per diventare adulti realizzati.
Il lavoro minorile contribuisce a perpetuare il ciclo della povertà. Senza accesso all’istruzione, questi bambini hanno poche opportunità di migliorare la loro situazione economica da adulti. Così, rimangono intrappolati nella povertà, come le generazioni precedenti, e rischiano di riprodurre questo modello con i propri figli.
Soluzioni per sradicare il lavoro minorile
Il lavoro minorile è un problema complesso che richiede un approccio multidimensionale per essere risolto.
Per combattere efficacemente il lavoro minorile, è essenziale rafforzare le leggi esistenti e garantire la loro rigorosa applicazione attraverso l’istituzione di sistemi di monitoraggio rigorosi.
Devono essere adottate politiche sociali ed economiche per sostenere le famiglie in difficoltà e ridurre la necessità per i bambini di lavorare.
I governi e le organizzazioni non governative devono collaborare per offrire un’istruzione gratuita e di qualità ai bambini, formare insegnanti e sensibilizzare i genitori sull’importanza dell’istruzione.
La sensibilizzazione del pubblico è anche cruciale per cambiare le mentalità e gli atteggiamenti verso il lavoro minorile.
Il problema del lavoro minorile è ancora oggi estremamente preoccupante e inquietante. È urgente affrontarlo rafforzando le leggi, migliorando l’accesso all’istruzione e sostenendo le famiglie. È imperativo che ogni bambino abbia la possibilità di vivere un’infanzia sana, felice e sicura.
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