Emergenza: L’acqua è… il nostro mondo!

Riflettere sul valore dell’acqua è riflettere sul valore della vita. Parlare di acqua è parlare di salute, cibo, sviluppo, pace

La grande sete del mondo

Ogni 22 marzo si celebra in tutto il mondo lGiornata Internazionale dell’Acqua, per evidenziare che 2,2 miliardi di persone sulla Terra non hanno accesso all’acqua potabile.

Quanto è importante l’acqua per sopravvivere su questo pianeta?

La risposta a questa domanda la conosciamo tutti: è vitale e da tempo, oramai, dovremmo aver bene presente che è preziosa e non va sprecata, anche se per noi occidentali è un bene garantito.
Ma non ci rendiamo ancora abbastanza conto di come si vive se non se ne ha a sufficienza o non se ne ha affatto. Si vive stentatamente e si lotta ogni giorno per recuperarne un po’.

Spesso, pur di abbeverarsi, si mette a rischio il proprio futuro e quello dei propri cari andando a cercarla per ore e, quando la si trova, se ne prende quanta più possibile senza pensare se sia malsana o inquinata.

Risulta sempre più difficile rendere uguale per tutti l’accesso alle risorse idriche a disposizione, ma è essenziale provare a dare una mano a riempire d’acqua le taniche delle comunità più fragili perché l’acqua è vita, salute, cibo, natura, ed è del mondo intero.

Possiamo fare qualcosa per dare accesso all’acqua a queste piccole comunità?
Non perdiamo l’occasione per fare qualcosa di concreto, anche se piccolo, a favore di chi si trova in queste situazioni.

Dite acqua per dire cibo, pace, salute e sviluppo

L’acqua è il bene più prezioso dell’umanità. Senza l’acqua letteralmente il nostro corpo non può sopravvivere.

Per chi, come noi, vive nel comfort dell’acqua potabile dai rubinetti, delle lavatrici e delle lavastoviglie è difficile immaginare come la vita diventi un calvario senza acqua pulita e potabile ma, ancora oggi, questa è la realtà quotidiana per 2,2 miliardi di persone che vivono in queste condizioni.

Non possono mettere in atto le più banali pratiche quotidiane di igiene; non possono far crescere nulla dalla terra, arida e sterile.

Non hanno di che mangiare e diventano macilenti e malnutriti, né possono allevare animali che muoiono a centinaia per la siccità estrema. Ci si ammala e le più semplici malattie diventano mortali…

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Fonte

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  • P. Giovanni Piumatti
SEC 2024-2025
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