Donna africana, donna di resilienza
A te, donna africana…
Sei una donna tenera e forte, simbolo della dolcezza e della resilienza, del calore della casa e della saggezza degli antenati. Questo articolo è un omaggio alle donne che hanno plasmato le nostre vite.
A te, donna africana, donna dell’abbraccio materno
Il tuo abbraccio materno, dolce e potente, ci avvolge fin dalla nascita. Tra le tue braccia scopriamo il mondo, gli odori della terra, i sussurri del vento. Tu porti, nutri, guidi e tessi i fili invisibili che legano passato e presente.
A te, donna africana, donna della rassegnazione silenziosa
La tua silenziosa rassegnazione è affascinante. Porti il peso dei giorni senza lamentarti, asciugando le lacrime, lenendo i dolori. La tua pazienza è un tesoro, la tua semplicità una lezione. Seduta accanto al fuoco, o portando il tuo bambino sulle spalle, ogni tuo gesto è intriso di amore.
A te, donna africana, donna dei campi e dei fiumi
Donna dei campi, che calpesti la terra con grazia infinita, che semini e raccogli i frutti. Donna dei fiumi, che lavi i panni, che canti melodie ancestrali. Donna dei grandi fiumi, che conosci le loro piene e i loro segreti. Tu sei la custode e la memoria vivente della nostra terra.
A te, donna africana, donna del settore informale
Donna lavoratrice, donna del settore informale. Svolgi diversi lavori, dal commercio ambulante all’agricoltura. Dimostri un’incredibile resilienza cercando alternative, creando cooperative e adattando la tua attività per aiutare la tua famiglia a sopravvivere.
A te, donna africana, che riesci a conciliare lavoro e responsabilità familiari
A te che ti destreggi tra lavoro e responsabilità di cura dei figli. Eppure riesci a trovare soluzioni creative per mantenere l’equilibrio.
A te, donna africana, donna di tutte le lotte
La lotta contro la disuguaglianza di genere, la lotta per l’emancipazione delle ragazze, la lotta per l’accesso all’istruzione, la lotta contro la violenza sulle donne… hai la capacità di superare gli ostacoli, di innovare e di sostenere la tua comunità.
Grazie per il tuo amore materno, grazie per i ricordi, grazie per essere la dispensatrice di vita, colei che continua a vegliare su di noi…
A te, la seguente poesia dello scrittore guineano, Camara Laye intitolata: “À ma mère” (Alla mia madre):
“Alla mia madre
Donna nera, donna africana,
O tu, madre mia, io penso a te…
O Daman, oh mia madre,
Tu che mi hai portato sulle tue spalle,
Tu che mi hai allattato, Tu che hai guidato i miei primi passi,
Tu che per prima hai aperto i miei occhi alle meraviglie della terra,
Penso a te…
O tu Daman, o madre mia,
Tu che hai asciugato le mie lacrime,
Tu che hai rallegrato il mio cuore,
Tu che hai sopportato pazientemente i miei capricci,
Come vorrei essere ancora vicino a te,
Essere un bambino vicino a te!
Donna semplice, donna di rassegnazione,
O tu, madre mia, io penso a te.
O Daman, Daman della grande famiglia dei fabbri,
il mio pensiero va sempre a te,
Il tuo mi accompagna ad ogni passo,
O Daman, madre mia,
Come vorrei essere ancora nel tuo calore,
Essere un bambino vicino a te…
Donna nera, donna africana,
O tu, madre mia,
Grazie, grazie per tutto quello che hai fatto per me,
Tuo figlio così lontano, così vicino a te.
Donna dei campi, donna dei fiumi
donna del grande fiume, oh tu, madre mia
Penso a te…”.
Insieme, festeggiamo tutte le donne, vicine e lontane.
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