Cure e attenzioni | A Bangkok
L’esperienza di un gruppo di giovani presso le Missionarie Saveriane a Bangkok (Thailandia), nella loro Casa degli angeli
di Fabio Ferraro Iusve
Il 27 agosto, dopo esserci alzati nella casa di Bangkok dei padri saveriani, sono presto arrivate a condividere la colazione le ragazze del gruppo, verso le 7:30.
È stata una piacevolissima mattina, ho visto il gruppo cosciente dell’ultimo giorno di missione, e contemporaneamente pienamente inglobato nell’attività che avremmo fatto.
Come se ci fosse stata una forte voglia generale di vivere quella giornata ed apprezzare anche un po’ per l’ultima volta la presenza del gruppo, per il quale la maggior parte di noi si è sforzata di accogliere e accettare per anche trarne vantaggio in un momento di difficoltà o per condividere semplicemente le esperienze vissute.
Verso le 8:00 siamo partiti e dopo circa 45 minuti di van siamo arrivati nella casa delle sorelle saveriane dove abbiamo partecipato alla messa insieme ai bambini/e e ragazzi/e che vivono quella casa, chiamata Casa degli Angeli, e le cure ed attenzioni delle sorelle.
È stato molto bello condividere una torta che festeggiava la vita, mangiata e condivisa per uno ragazzo di quella casa che ha superato un forte colpo che quasi stava per strapparlo via.
Con quella torta abbiamo avuto occasione di parlare con Françine (missionaria saveriana) che ci ha spiegato un poco il suo percorso ed il percorso della struttura che stava mandando avanti.
Oltre a questo, c’è stata una bellissima conversazione sulla lingua, su quanto sia fondamentale, attraverso di lei diventa più semplice comprendere il pensiero che ne sta a monte; di una cultura completamente diversa dalla nostra, nella quale la prospettiva di alcuni aspetti come la vita di una persone fortemente malata diventa diversa dalla nostra arrivando ad allontanarvici culturalmente.
È affascinante vedere l’impatto di questa persona all’interno di questa comunità, ed è bello vedere come alcuni individui abbiano l’apertura mentale e l’amore necessario per aiutare Françine a portare avanti questo stile di vita di dedizione. È stata un’esperienza indimenticabile.
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Poi siamo stati a trovare una scuola: erano una cinquantina di ragazzi birmani e abbiamo deciso di mantenere il gruppo unito e fare giochi che coinvolgessero tutti. Mi è piaciuto un sacco.
Giovani in uscita – MissionariSaveriani.it
(31 agosto 2024)