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“Come se fosse oggi” | Racconti da Muhanga 8
Dal diario di padre Giovanni Piumatti nel suo periodo a Muhanga (Nord Kivu). Riflessioni ancora attuali
Essere presenti: una lezione semplice
La domenica mattina Concetta, Enrica ed io eravamo alla Messa.
Ho seguito un scena molto bella, che non è una distrazione.
Nel primo banco arrivò una mamma col bimbo nel passeggino; la mamma, in piedi o seduta, teneva la mano sul passeggino e lo dondolava lentamente.
Il bimbo non frignava, tanto meno faceva capricci. Era tranquillissimo, eppure la mamma non smetteva di dondolare il passeggino, delicatamente; ogni tanto il bimbo si drizzava un po’, allungava la manina indietro, perché la mamma che gli stava alle spalle lui non la vedeva, e la mamma gli prendeva la manina.
Tutto lì.
Mi è balzata in mente una riflessione.
La mamma voleva semplicemente fargli sentire che… era presente !
Quel dondolio era una cosa grande: gli diceva che lui non era solo.
In quella mescolanza di canti, discorsi e preghiera la mamma gli era accanto, era con lui. E glielo faceva sentire, anche senza esserne richiesta e anche senza passarle subito il biscottino.
E lui la sentiva con riconoscenza, per questo le allungava la manina, senza chiederle la caramella.
Ecco! Restare a Muhanga, venire a Muhanga, per un mese o più è esattamente questo. Per me e per voi. Oggi è questa la cosa più importante ed urgente ; l’ho già detto tante volte, perché ne son proprio convinto.
Muhanga non è tutta l’ Africa, però Muhanga è l’Africa.
Che cosa si aspetta da noi ?
Credo che si aspetti questo gesto che ho contemplato.
Non è il caso di sentirsi o comportarsi come mamma davanti al povero bimbo moretto. Più ancora che mamma, quella donna che stavo contemplando era l’amica, la sorella presente: un passo più avanti che il sentimento.
Quel dondolio del passeggino diceva che non è necessario fare chissà che cosa.
Se hai veramente desiderio di dire «ci sono!», tutto può dirlo; non è necessario e non basta un sms con 2 euro, non basta e non è necessario foraggiare l’UNICEF o creare una onlus; ma è necessario creare quel dondolio, che sia un gesto anche fisico, che si
tocchi, che si veda, che duri…
(Padre Giovanni Piumatti, 20 novembre 2016 )
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Fonte e immagine
- G. Piumatti, Muhanga. Parole e storie d’Africa, pp. 420-421