Chiamata a vivere la mia missionarietà

Nella Giornata mondiale della Vita Consacrata, diamo spazio alle testimonianze: consacrate e consacrati, segni della misericordia di Dio

di Ada Storella

Sono Ada Storella, della diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca. Vivo a Castrignano del Capo (Lecce) e sono stata per tanto tempo responsabile del Movimento Giovanile Missionario sia a livello diocesano che regionale. Da piccola ho avuto la poliomielite, ma questo non mi ha impedito di muovermi e di vivere pienamente sia l’adolescenza che la giovinezza. Ho avuto tutto il sostegno anche dalla mia famiglia che non mi ha limitata in niente.

Crescendo, ho preso sempre più consapevolezza
che la vita è un dono e che bisogna condividerlo con tutti; per questo, ho scoperto l’aspetto missionario.
Ho sentito che Dio mi chiamava a vivere la mia missionarietà, rimanendo però nel mondo,
e ho conosciuto l’Istituto secolare delle Cooperatrici Oblate Missionarie dell’Immacolata (COMI),
in cui sono entrata e di cui faccio parte dal 1981, quando ho fatto i primi voti.

Ho avuto la gioia anche di vivere una breve esperienza missionaria in Uruguay e sono stata per molti anni economa generale del mio Istituto. Ma il Signore aveva in serbo per me qualcos’altro…

Dopo aver parlato tanto, dopo aver cercato di essere missionaria nei vari ambiti della vita, nel lavoro (per più di 20 anni ho insegnato matematica nelle scuole medie)… ho ricevuto un ulteriore dono che si è aggiunto alla mia precedente malattia: il Parkinson!

Ora, il Signore mi sta chiedendo di parlare poco e di ascoltare di più.
Mi ritrovo perciò a vivere la mia missionarietà nel mio letto, sulla carrozzella, nella mia casa…

Sto cercando di offrire ogni giorno le mie sofferenze per la diffusione del regno di Dio. Tutto questo mi fa essere missionaria in modo diverso da come lo sono stata prima. Prego e ringrazio il Signore per questo ulteriore dono che mi ha fatto e che mi fa ancora essere missionaria nel mio rapportarmi ogni giorno con chi viene a trovarmi e attende da me una parola di speranza!

Allora, concludendo, posso dire che nella vita ciò che conta non è solo “dare” ma soprattutto “darsi”.

                                                                                                                                                                   Ada Storella
 (Istituto secolare Cooperatrici Oblate Missionarie dell’Immacolata)

Ada (al centro) con amiche della diocesi

Fonte dell’articolo e immagini

SEC 2024-2025
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