Arcivescovo di Firenze: Il Carcere Una delle Periferie Che La Chiesa Ha Nel Cuore

Monsignor Gherardo Gambelli fino alla sua nomina alla guida dell’Arcidiocesi toscana, avvenuta l’aprile scorso, è stato cappellano della casa circondariale di Sollicciano. Prima ancora di questo incarico, ha trascorso sette anni in Ciad come missionario “fidei donum”

Le prime parole sono state per loro, i detenuti di Sollicciano in mezzo ai quali ha trascorso questo ultimo anno pastorale e ai quali ha promesso che andrà comunque a visitarli, ogni volta che potrà. Monsignor Gherardo Gambelli il 18 aprile scorso è stato nominato nuovo arcivescovo di Firenze e oggi prende possesso del territorio ecclesiale, succedendo al cardinale Giuseppe Betori, dal quale ha raccolto il testimone nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, quando ai cronisti ha parlato ancora una volta di carcere e di pastorale penitenziaria, una “priorità della Chiesa” perché consente davvero di “vivere la fedeltà al Vangelo”. Un concetto semplice che riprende anche nell’intervista con Radio Vaticana – Vatican News: “Anche Papa Francesco desidera attenzione verso le periferie e il carcere è una delle più importanti periferie esistenziali”.

Roberta Barbi – Città del Vaticano  

 

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