Anno giubilare, un’occasione per cancellare il debito estero

Il 19 luglio 2024, i leader religiosi africani cristiani e musulmani si sono riuniti a Kigali, in Ruanda, e hanno indirizzato una dichiarazione congiunta al G20, al G7, alle Nazioni Unite, al FMI e alla Banca Mondiale, chiedendo una riduzione del debito per l’Africa in vista del Giubileo della speranza del 2025.

Cogliendo l’opportunità della promessa di rinnovamento e speranza di un anno giubilare (Rm 5,5; Isaia 61,1 – 3; Corano 2,280, 12,87, 3,139), tutti i leader si uniscono alle richieste di riduzione del debito per l’Africa, attraverso:

  • Perdonare i debiti impagabili, senza mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e climatici
  • L’attuazione di principi di prestito e di prestito responsabile
  • Integrazione della condivisione del rischio tra creditori e debitori nei contratti di debito
  • Aumentare l’accesso alle risorse per lo sviluppo in termini non debitori e a prezzi accessibili.

Questa dichiarazione ricorda quanto detto da Papa Francesco il 5 giugno scorso in occasione dell’udienza con i partecipanti all’incontro sulla “Crisi del debito nel Sud del mondo”, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze. Nella parte finale del suo discorso, Papa Francesco ha parlato del prossimo Anno giubilare del 2025 con queste parole: “…L’anno giubilare era una tradizione del popolo ebraico, un anno in cui venivano condonati i debiti. Vorrei fare eco a questo appello profetico, oggi più che mai urgente, tenendo presente che il debito ecologico e il debito estero sono due facce della stessa medaglia che ipoteca il futuro. Perciò, cari amici, il prossimo Anno Santo del 2025 ci chiama ad aprire la mente e il cuore per poter sciogliere i nodi di quei legami che strangolano il presente, senza dimenticare che siamo solo custodi e amministratori, non padroni”.

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