Michigan | Incontri per cui dire “grazie”

Padre Piero Masolo, missionario del Pime, in una sua lettera ci racconta il mese di novembre in Michigan

Cari amici,

le prime nevicate di novembre hanno imbiancato il Michigan creando un’atmosfera ovattata, candida, speciale.

Certo, fa freddo: siamo scesi fino a 25° Fahrenheit (- 4° C), e bisogna stare più attenti al volante, ma la neve fa venir voglia di giocare, rende più leggeri e mostra una bellezza che spesso ci sfugge.

I fili della vita sono strani: a volte si spezzano e, quando non te lo aspetti, si riannodano.
Così è per me con il Myanmar.
L’incontro con una famiglia kayah a Lansing (Michigan) e con la comunità birmana a Fort Wayne (Indiana) sono stati regali inattesi.

Intanto, Zibwe (il gufo in birmano) porta fortuna e vede lontano nella notte, in attesa che torni speranza per questo popolo martoriato dalla guerra civile, e per la sua Chiesa.

Ogni settimana, celebriamo la Messa del mattino con delle giovani suore Caldee, originarie dell’Iraq.

Metro Detroit accoglie la più grande comunità irachena fuori dal Paese, tra cui molti cristiani che frequentano dieci parrocchie di rito caldeo dove stanno fiorendo tante vocazioni.

Pregare il Padre Nostro in arabo: Abana alathi fi asamawat… mi emoziona, riportandomi in Algeria, un altro Paese ed una piccola Chiesa da non dimenticare.

Il 28 novembre, qui, è “thanksgiving”: la festa della gratitudine, un momento familiare, molto forte negli States. Mi chiedo: per cosa e per chi possiamo ringraziare il Signore quest’anno? È bello iniziare l’Avvento ringraziando, cercando bene i motivi non possono mancare, e possono essere molto semplici…

Vi abbraccio, uniti in preghiera

(P. Piero Masolo, Newletter novembre 2024)

Fonte e immagine

SEC 2024-2025
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