8. Don Luigi Pieretti, tra i primi fd di Lucca | Placido de Castro

Continua il racconto della vita missionaria di don Luigi Pieretti, fidei donum della diocesi di Lucca in Brasile

Siamo arrivati al 1982, anno in cui don Luigi Pieretti venne trasferito dal vescovo Moacyr nella parrocchia di Bom Jesus do Abunã, nel comune di Plácido de Castro, che all’epoca aveva ancora il nome “Vila Plácido de Castro”.

Agli inizi, nel mese di aprile, si divideva tra Rio Branco e questa nuova missione del fine settimana, ma dal 13 giugno si ufficializzò il trasferimento.

Del resto, per un missionario, spostarsi è la normalità.
Restano i legami e i ricordi,
ma l’invito ad annunciare Gesù ad altre genti ha sempre la priorità.

Lì, comunque, non sarebbe stato solo: c’erano infatti una famiglia italiana e i volontari del MLAL (Movimento Laici per l’America Latina) inviati per assistere i coloni.

Il primo agosto, la messa concelebrata don padre Peregrino, che salutò la parrocchia e lo presentò come il nuovo parroco; la settimana successiva, don Luigi ribadì la sua volontà di camminare insieme alla comunità e annunciò che avrebbe visitato tutte le famiglie del villaggio, per informarsi sulla loro situazione.

Cosa c’è di più bello del mettersi in ascolto?

A volte, il rischio che si corre in missione è quello di sentirsi portatori di un messaggio,
a prescindere da chi abbiamo intorno;
don Pieretti, invece, era intenzionato prima di ogni cosa a conoscere quelle persone e quella realtà.

Una riunione dei coordinatori parrocchiali può agevolare sicuramente, perciò domenica 8 agosto, alle 21.00, dopo la messa, il fidei donum di Lucca incontrò le sorelle Giuseppine Isabel e Marlene, i giovani Angélica e Juscelino, i volontari italiani Enéias e Jorge.

È interessante leggere nel suo diario i punti all’ordine del giorno, perché ci danno uno spaccato storico sulle prime riunioni in missione.

Primo punto: attività pastorali

Ci sono 40 gruppi di evangelizzazione con 50 monitori così suddivisi:

a- Piantagioni di seringueiras boliviane: 7 gruppi nell’Igarapé Caramano e nel Rio Abunã di sopra e 1 gruppo nel Basso Abunã;

b- piantagioni di seringueiras brasiliane nel Baixo Abunã: 4 gruppi

c- Nelle colonie: Progetto Redenção 2 Gruppi: INCRA 3 Gruppi; Filiale Electra 3 Gruppi; Filiale Mendes Carlos 3 Gruppi; Strada AC 40 7 Gruppi: Strada AC401 6 Gruppi; d) Città 2 Gruppi

Secondo punto: équipe e gruppi

a – Equipe di coordinamento parrocchiale, composta da suore Isabel e Marlene, volontari italiani Jorge ed Enea e Anna Rosa e giovani Juscelino e Angelica.

b) Equipe sociale: Salute, Jorge; Terra, Enea; Educazione, Anna Rosa.

c) Equipe liturgica: la liturgia domenicale è organizzata dalle suore, ma non esiste ancora un’equipe di laici.

d) Catechesi e gruppi giovanili: in città ci sono due gruppi di catechesi, uno per gli adolescenti e uno per i giovani. Nelle colonie ci sono solo due gruppi di catechesi.

Terzo punto: situazione economica e amministrativa

a)  Non esiste ancora un sistema di decime

b) Non esiste ancora un’équipe amministrativa. Finora, non si è mai tenuto conto delle entrate e delle uscite della parrocchia. Tutto è stato fatto dal sacerdote.

Quarto punto: edifici

Dobbiamo aspettare la visita di Padre André per vedere cosa fare.

E si continua così, tra nuovi e vecchi impegni.

E, per concludere, una nota sul vescovo Moacyr che “ha già pagato un falegname per costruire una barca per la parrocchia, che non è ancora pronta. Il falegname ha promesso di finire il lavoro la prossima settimana e di mettere la barca in acqua”.

Sembra quasi di rivedere Gesù, i pescatori, i primi discepoli pronti a seguirlo e a gettare le reti.

Così, per don Luigi Pieretti inizia una nuova missione.

Fonte

Immagine

SEC 2024-2025
Potrebbe piacerti anche