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Santo Natale, tra impatto ambientale e spiritualità

Il Santo Natale è alle porte, e con esso la necessità di coniugare il sentimento spirituale con le celebrazioni rituali della famiglia. Con, oltre a ciò, una maggiore attenzione all’impatto ambientale delle scelte che facciamo

Santo Natale, economia etica e impatto ambientale

Forse non sembrerebbe, ma il periodo natalizio corrisponde, secondo alcuni studi scientifici, a uno dei periodi più inquinanti dell’intero anno.

Un aspetto naturalmente legato al lato consumistico della vacanza, più che a quello spirituale.

Ma un cristiano è tenuto a venirne a capo ea fare scelte coerenti, se possibile.

Quali sono i comportamenti più dannosi per l’ambiente durante le vacanze?

Shopping natalizio, viaggi, addobbi: l’impatto ambientale di questa festività è enorme

Il solo periodo natalizio rappresenta quasi il 6 percento dell’anidride carbonica che ognuno di noi produce ogni anno: circa 650 libbre di CO2 a persona solo tra il 24 e il 26 dicembre.

Il peso di circa quattro renne maschi.

Inoltre, l’impatto ambientale del Natale è in aumento poiché sempre più persone in tutto il mondo lo festeggiano secondo il modello consumistico.

Intendiamoci, anche nei paesi in cui i cristiani costituiscono solo l’uno per cento della popolazione, come in Cina.

Natale, fattori inquinanti

Il consumo di cibo aumenta di circa l’80 per cento durante le festività natalizie, rispetto al resto dell’anno, con un notevole impatto ambientale.

Nella sola Gran Bretagna, il 25 dicembre vengono consumati più di dieci milioni di tacchini e un miliardo di libbre di cibo viene buttato via poiché viene acquistato e cucinato più cibo di quanto se ne possa mangiare.

Un altro aspetto significativo è il trasporto.

Milioni di miglia vengono percorse per raggiungere i membri della famiglia per le vacanze, con il risultato di oltre cinquanta libbre di CO2 a persona.

Un peso equivalente a quello di dieci tacchini.

Anche il mercatino delle decorazioni natalizie comporta un notevole inquinamento.

Ogni anno nel mondo vengono abbattute decine di milioni di conifere vendute come alberi di Natale (quindici milioni solo negli Stati Uniti).

Ogni dicembre vengono utilizzate decine di miliardi di decorazioni e centinaia di migliaia di tonnellate di plastica per incartare i regali.

Per ogni chilo di involucro di plastica prodotto, le emissioni equivalgono a circa tre chili di anidride carbonica.

Inoltre, le carte da regalo spesso non vengono riutilizzate, finendo a volte nelle discariche o nell’acqua.

Ogni regalo ha anche un notevole impatto ambientale da solo.

Ad esempio, ad ogni capo di abbigliamento che viene regalato corrisponde lo sfruttamento di decine di litri d’acqua e di metri quadrati di terra; la produzione dei piccoli dispositivi elettronici regalati a Natale comporta complessivamente l’emissione di oltre mezzo milione di tonnellate di gas serra.

Si stima che ogni anno vengano spesi circa quattro miliardi in regali indesiderati, solo nel Regno Unito, equivalenti a quasi cinque milioni di tonnellate di CO2. Insieme a quelli che si saranno rotti, entro marzo circa il 40 per cento dei giocattoli regalati a Natale verrà buttato via.

Per un Natale ecologico

Attraverso pochi piccoli gesti, possiamo ridurre notevolmente l’impronta ecologica di questa vacanza, con risvolti positivi anche per noi stessi.

Cucina

  • Acquista da un’economia locale a chilometro zero.
  • Cucina porzioni moderate e acquista meno confezioni di dolci.
  • Assicurarsi che gli avanzi organici vengano smaltiti nell’umido.

Viaggi

  • Approfitta dei mezzi di trasporto che inquinano meno, come il treno invece dell’auto.
  • Usa i servizi pubblici o il car-sharing, per diminuire le emissioni pro capite.

decorazioni

  • Riduci il più possibile le decorazioni luminose e tienile accese solo la sera, spegnendole prima di andare a dormire.
  • Riutilizza, piuttosto che buttare via, fili d’argento, palline, striscioni, ecc.
  • Realizza decorazioni con carta, feltro, stoffa, pigne, rami; o decorare con biscotti e altri oggetti commestibili.

Shopping

  • Meglio meno regali di qualità, in modo che non debbano essere sostituiti dopo poco tempo.
  • Regali alternativi: articoli ecologici, adozioni animali a distanza, carte prepagate, articoli fai-da-te, biglietti per eventi, tempo trascorso insieme.
  • Fai regali indesiderati a chi ne ha bisogno.
  • Evita di fare noi stessi regali indesiderati donando denaro.
  • Incartamento di regalo.
  • Usa involucri di carta e fiocchi.
  • Riutilizzo da un anno all’altro.

Evitare l’invio di cartoline di Natale può anche ridurre l’impatto ambientale, fino a cinque libbre di anidride carbonica ciascuna.

Seguire questi suggerimenti può ridurre del 60 percento l’impatto individuale del Natale.

Un risvolto positivo non solo per l’ambiente, ma anche per chi mette in atto questi accorgimenti, in quanto le persone che vivono il Natale in modo sostenibile sono più felici.

Risparmiano anche denaro.

Riferimenti

Kopnina H. (2014), Racconto natalizio di (in)sostenibilità: Riflettere sui consumi e sulla consapevolezza ambientale per le strade di Amsterdam. Città e società sostenibili, 10 pp. 65-71.

Haq G., Owen A., Dawkins E. & Barrett J. (2007), Il costo del carbonio del Natale. Istituto per l’ambiente di Stoccolma: Stoccolma, Svezia.

Hancock P. & Rehn A. (2011), Organizzare il Natale. Organizzazione 18:6, pp. 737-745

Leader d’affari (2018), L’oscuro impatto ambientale del nostro periodo natalizio.

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fonti

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